LOWLANDS – Beyond

Odi et amo!!!

Che BOTTA Angel Visions!!! Mi è difficile essere obiettivo e mi è tanto più difficile accettare Beyond. Voglio bene a Lowlands, adoro la loro musica quindi cercherò di non pensare nè al rapporto di amicizia che mi lega alla band, nè all’affezione per il loro suono, nè a quello che mi sarei aspettato di ascoltare… cioè un disco acustico!!!
La musica per me ė, e resta comunque emozione allo stato puro, quindi resetto pensieri ed emozioni e mi lascio invadere dal muro sonoro di questo nuovo disco di Lowlands. La line up è cambiata, ci sono Ed, Roberto e Francesco. ma, con il susseguirsi delle canzoni però ritrovo tanti amici vecchi e nuovi che accompagnano la band in quello che sembra essere un punto di arrivo ma anche una ripartenza. Trovo sempre l’essenza di Lowlands ma laddove c’era un violino, ora c’è una chitarra e al posto di un solo di chitarra c’è una tastiera o un piano. Il ritmo non è indiavolato come i presupposti del primo brano lasciavano intravvedere e Ed è lì, c’è, è ancora lui lo si ritrova piano piano scoprendolo canzone dopo canzone, ascolto dopo ascolto arrivando fino al punto di innamorarsi ancora una volta di un disco di Lowlands!
Angel vision è sporca, granitica, maledetta e breve, così breve da lasciare il segno, chitarra e tastiere sembrano uscite da un buco nero dove vengo risucchiato in quella che mi appare un’altra dimensione.
Hail Hail è un raggio di sole, la scrittura è quella di Ed ma ora la chitarra di Roberto è un rasoio che graffia ed incendia l’aria e i tasti bianchi e neri di Francesco  le danno un tono di epicità, una delle mie preferite!
Lovers and Thieves ha gli stessi ingredienti della song precedente, non molla la presa e mi tiene in tensione dall’inizio alla fine, la batteria di Robby Pellati fa scintille ed ormai è palese… mi sto innamorando.
Arriva Ashes, una ballad tesa sostenuta dalle 4 corde di Rigo Righetti e dal’intreccio di arpeggi, fingerpicking e quant’altro Roberto riesca ad inventare grazie all’uso delle sue sei braccia. Non ho bisogno di grandi “solo” quando c’ė uno come Roberto che è in grado di creare una magia con le 6 corde, ne è conferma Waltz in time, bastano due note e 3 accordi che se suonati così  mi inducono in uno stato ipnotico, vengo rapito, aggrovigliato e abbagliato da una delle migliori canzoni scritte da Ed.
Chitarre e voce per la splendida Homeward Bound che mi trova ancora lanciato in orbita e non fa altro che accogliermi tra le sue braccia giusto il tempo per farmi sciogliere per dichiararmi definitivamente innamorato di questo disco.
Pensare che è sempre stato lì, come un amica con la quale non avresti mai pensato di avere una storia, li nel gruppo, sapevo che l’avevo, ci avevo parlato una volta, forse due… ma ora è diverso, ora mi affascina e mi sorprende, ora mi piace proprio!
Fragile Man è altro… ritrovo Chiara al violino e Simone al basso, un salto nella memoria, in quel suono che mi sarei immaginato di ascoltare, quel suono c’è ma è un diamante allo stato grezzo, risplende di luce propria, è poesia, è il racconto di una amicizia e di una storia che resterà sempre e alla quale i nostri saranno sempre legati.
Down on New Streets è una fantastica cavalcata lunga una vita, un viaggio in treno, una corsa in auto, ho l’impressione di correre ad inseguire un sogno, a volare lontano a fuggire da una storia, una di quelle canzoni che non mi da il tempo di pensare, di respirare, di quelle che mi lasciano in apnea e che non vorrei finissero mai in una parola… meravigliosa!
Non ho mai sentito Ed così ispirato e Roby e Franz così liberi di creare, Beyond è un vagito, è qualcosa che non avevo mai sentito da Lowlands, semplice e calda come la schiuma del cappuccino, odora di buono e di casa… forse perchè ora a casa finalmente, mi ci sento proprio!
Il disco chiude con Keep on flowing dove la fisa di Francesco Bonfiglio aggiunge un ulteriore elemento nuovo, fresca ed immediata, il sostituto naturale di The End per i prossimi concerti, liberatoria e salvifica.
Ho litigato con questo Beyond, ci ho discusso, litigato perchè non era come io avrei voluto che fosse… ma l’amore per la musica trionfa sempre e la mia “pancia”, con la quale ragiono e prendo le decisioni vere, quelle che contano, mi ha fatto capire di essermene alla fine definitivamente innamorato. Il disco migliore di Ed e di Lowlands in assoluto, nato di getto in pochi giorni, scarno, essenziale, ruvido ma tagliente, affascinante e stupefacente. Ho fatto fatica ma doveva essere una prova… Ed sei un testone, ma avevi ragione, Beyond è proprio un gran disco! A tutti voi che avete avuto la pazienza di arrivare fino a questo punto dico di non pensare e di lasciarsi andare completamente ascoltando queste 10 splendide canzoni… ancora una volta grazie Lowlands perchè mi sapete emozionare, nel bene e nel male, e per me ė importante, perche questo questo è il rapporto che voglio avere con la musica… solo grandi emozioni e qui ce ne sono a iosa!
Per tutti quelli che pensano sia di parte… dico: perchè non esserlo? sono italiani (qualcuno a metá), sono bravi, il disco è bello e merita di essere preso in considerazione molto più di tanti altri “fenomeni” o “cariatidi” musicali che ci propinano riviste e siti web!
Comprate Beyond, esce il 4 ottobre.