Micky & the Motorcars – Long Time Comin’

Micky, il più giovane dei 4 fratelli Brown è salito per la prima volta sul palco quando aveva circa cinque anni,  per unirsi alla band di famiglia, i Muzzie Braun and the Boys (arrivati a suonare al Grand Ole Opry) . Proprio in quella grande sala da ballo a Stanley, nell’Idaho, i fratelli Brown hanno incominciato a suonare. I fratelli maggiori Cody e Willy hanno formato i Reckless Kelly, mentre Micky e Gary hanno lasciato l’Idaho per Austin e hanno dato vita a Micky and the Motorcars. Long Time Comin è il loro 7° album in studio e racconta 11 storie fatte di terra rossa e di Texas Country, di strade polverose, di amori perduti e di vita di paese. Road To You se chiudo gli occhi mi trasporta dentro un road-movie, malinconica, meravigliosa ed empatica. Rodeo Girl mi fa assaporare l’atmosfera del cuore del Texas mentre il mid-tempo di Alone Again Tonight non mi lascia scampo, l’ascolterei a rullo! Lions Of Kandahar è un racconto dal fronte, la batteria è un battito cardiaco che sottolinea l’intensità delle scene di guerra e quello che si prova ad essere lì regalando forti emozioni toccando alla fine il tema del Post-traumatic stress disorder (PTSD) al loro ritorno a casa. All Looks The Same è una lenta ballad con la linea segnata dall’armonica a bocca, una di quelle che ci si aspetta di ascoltare seduti intorno ad un fuoco da campo. Dopo due brani it tempo torna ad aumentare prima con Thank My Mother’s God’ che rende omaggio alle madri e ai loro sascifici, per proseguire con Break My Heart. Ancora l’armonica protagonista di una straziante ballad dal titolo Run Into You. Con Stranger Tonight si ricollegano le chitarre elettriche che rimangono allacciate anche nella splendida Hold This Town Together nella sua più cristallina accezione di Red Dirt. L’album si conclude con Long Time Comin’, Micky ci dice “carpe diem”, alla fine tutto si sistema. Sono passati ben 5 anni dal loro precedente album e i M&TM sono ancora cresciuti così come la partecipazione più massiccia di Gary alla scrittura delle canzoni. Red Dirt, Alt-Country… insomma “Americana” a tutti gli effetti per un gran bel disco che è già entrato nei Backstreets Music Awards del 2019.