The Piedmont Boys – Almost Home

La mia crociata a favore della Country Music continua. Quello che ci è stato tolto in questo periodo storico è la curiosità… ora ci sono applicazioni e social che fanno tutto al posto nostro tracciandoci e cercando di individuare i nostri gusti, filtrando le notizie, i video e le canzoni che secondo un algoritmo sofisticatissimo sono i più adatti per noi. In tanti purtroppo non si preoccupano, gli basta essere generalmente informati e così pensano di essere al passo con i tempi. Parlare di rock e di pop nel 2020 è totalmente inutile perché non esistono più, sono stati massificati in un calderone che accontenta tutti quelli che hanno perso la curiosità ma l’algoritmo più importante si trova tra la nostra pancia ed il nostro cuore ed è l’unico che ci fa emozionare davvero. Musicalmente parlando ci sono stati nella mia vita sabato interi passati al New Note ad ascoltare i dischi appena usciti, ora grazie alla tecnologia, che se usata con intelligenza è uno strumento utilissimo, passo i sabato ad ascoltare musica, le ultime uscite, le storie e cosa succede nel mondo musicale. Il Country è una musica onesta, fatta da gente onesta che racconta storie di vita quotidiana, una musica empatica che rilascia endorfina. Fortunatamente scavando appena sotto la superficie si possono scoprire tanti cantanti e gruppi che onestamente portano avanti in maniera incontaminata i due generi musicali. Tra loro ci sono The Piedmont Boys originari di  Greenville, SC fondati una decina di anni fa dal frontman Greg Payne, voce e chitarra e composti da: Stuart McConnell chitarra, Matt Parks violino, Mike Johnson basso e Tony Pilot batteria. Hanno percorso migliaia di chilometri per suonare altrettanti concerti, hanno pubblicato quattro album e girato metà degli Stati Uniti continentali, ovunque vadano, alla fine di ogni concerto, si sentono ripetere la stessa frase: “Non mi è mai piaciuta la musica country finché non vi ho ascoltati”. La frase è pronunciata da persone abituate alla pop-country annacquata che sentono alla radio ogni giorno, perché senza la curiosità di scoprire di cosa si ha bisogno davvero è questo quello a cui siamo destinati… accontentarsi perché crediamo non ci sia altro. 

Se non conoscete Outlaw Country, honky-tonk, Blue-collar music, bicchieri di whiskey, campi di grano, mandrie da radunare, le gioie e i dolori della vita… potete recuperare ascoltando The Piedmont Boys, una band che ama così tanto suonare dal vivo che non hanno avuto un fine settimana libero in sette anni.

Almost Home è un album Country come deve essere un album country, l’iniziale Rice Beans è stata anche la traccia principale del loro album di debutto del 2008, è apparsa di nuovo nel loro disco del 2015 Scars & Bars e ancora nel 2016 in All On Red non è solo una traccia, è un biglietto da visita che dopo 30 secondi di ascolto ci catapulta all’interno del fantastico mondo della Country Music, che ci avvolge, ci abbraccia, ci racconta storie, ci fa sentire bene, a posto con il mondo, che non risolve certo tutti i nostri problemi ma che sicuramente ci aiuta ad affrontarli molto meglio.

Non li definirei una band di Outlaw, più della steel guitar i protagonisti principali del suono della band sono la chitarra di Stuart McConnell che a volte è elettrica, altre acustica, altre classica e ill violino di  Matt Parks, che si alternano magicamente a tessere melodie incredibili come in $50 And a Flask of Crown. Stoned è un catalogo di come si possa utilizzare una chitarra elettrica. Ci sono classiche country ballads sia elettriche She Prays to God, In Came You (che è così bella da poterla considerare già un classico country), che acustiche Drunk Again e Spartanburg Sign. Il Tex-mex di Boomerang ed anche l’outlaw di Wrong Turns che assume un sapore diverso senza steel guitar e con il violino. Questo rende The Piedmont Boys unici nel genere bagnando talvolta la loro musica anche nel fiume del bluegrass.

Se siete curiosi ora non vi resta che ascoltare The Piedmont Boys una versione pura del Country e dell’Outlaw se doveste scegliere un disco per avvicinarvi al Country per la prima volta dovete ascoltare Almost Home.