Hillbilly

Lo stereotipo di un hillbilly: è un bianco del sud che vive prevalentemente nell’area delle Appalachian Mountains (o Ozark Mountains), che possiede un fucile da caccia, va a piedi nudi, indossa un cappello floscio e consunto, beve il moonshine che autoproduce nascosto nei boschi, suona il banjo o il violino, guida il vecchio scassato pick up, ha i denti marci, è scarsamente educato, ha una barba lunga, indossa una salopette ed è felice e contento di quello che ha. Solo perché qualcuno è un hillbilly non significa che si adatti allo stereotipo hillbilly sopra elencato che tutto sommato riassume tratti positivi e negativi della società americana: gli “Hillbillies” sono spesso considerati individui indipendenti e autosufficienti ma allo stesso tempo sono anche definiti arretrati e violenti. 

Molti dei primi emigrati negli stati uniti erano Irlandesi di religione protestante fuggiti dal loro paese intorno al 1730 quando i Cattolici inglesi e i Presbiterani scozzesi decisero di colonizzare la regione protestante dell’ulster (Ulster Plantation).

Gli irlandesi insieme agli Scozzesi delle lowlands e agli abitanti dell’Inghilterra settentrionale furono costretti a fuggire nel nuovo mondo dove, finito di pagare il debito al capitano della nave che li aveva trasportati oltre oceano, nel XVIII secolo hanno lasciato la costa dove erano insediate le 13 colonie e si sono trasferiti sui monti Appalachi per vivere di agricoltura e pastorizia lontano dalle restrizioni imposte dai coloni inglesi nelle città della costa.

Si cerca da anni di dare un significato etimologico del  termine “hillbilly” ma non si è ancora raggiunta l’unanimità sulle origini del nome. Il termine hill si riferisce a collina e sicuramente a persone che preferivano l’isolamento dalle 13 colonie e “billy” può significare “compagno” o derivare dal termine billy goats cioè capra di montagna.

Lo stereotipo “classico” hillbilly ha raggiunto la sua attuale caratterizzazione durante gli anni della Grande Depressione che ha visto dagli anni ’30 ai ’50,  molti abitanti delle montagne degli Appalachi spostarsi a nord verso le città industriali del Midwest, migrazione che divenne nota come “Hillbilly Highway”. I poveri bianchi sono diventati personaggi centrali nella cronaca, nei fumetti con Hard Haid Moe della Disney, conosciuto in Italia come Dinamite Bla, Li’l Abner e Snuffy Smithe in tv con The Real McCoys, The Andy Griffith Show ma soprattutto con The Beverly Hillbillies, una sitcom televisiva andata in onda sulla  CBS dal 1962 al 1971che racconta le vicissitudini di una famiglia di montanari, descritti come come poco intelligenti, ma con abbastanza scaltrezza da tenere testa alla gente più sofisticata e meglio istruita della città. Il famoso spettacolo televisivo degli anni ’70, Hee Haw, proponeva regolarmente uno stile di vita dello stereotipo “hillbilly”. È andato in onda per la prima volta su CBS dal 1969 al 1971, in sindacato dal 1971 al 1993, e su TNN dal 1996 al 1997. Hee Haw era incentrato soprattutto sulla musica country ospiti erano artisti famosi come Buck Owens e Roy Clark per la maggior parte delle puntate (ma passarono veramente tutti i più grandi, da Johnny Cash a scendere) Lo spettacolo era famoso per il suo umorismo di campagna e soprattutto per le ragazze scarsamente vestite in abiti stereotipati da figlia del contadino (chiamate Hee Haw Honeys). Non dimenticherei The Dukes Of Hazard con uncle Jesse che incarna lo stereotipo di Hillbilly e i tanti ospiti musicali che sono apparsi, Jessi Colter, Johnny Paycheck e soprattutto Waylon Jennings che oltre che partecipare come attore era la voce narrante nonché autore della sigla iniziale Good ol’Boys (colonna sonora della sigla di BCB).

La popolare bibita Mountain Dew era in origine il soprannome usato per indicare il Moonshine. il testo di una canzone del 1882 dice: “Of the rare poteen from Ireland green, distilled from wheat and rye. So take off your coat and grease your throat, with a bucket of mountain dew.“. Durante il proibizionismo, i moonshiner appalachi hanno usato il termine Mountain Dew (letteralmente: rugiada di montagna) in modo che le forze dell’ordine non sapessero che si riferivano all’alcool illegale. Nel 1932, due fratelli di Knoxville, TN, Barney e Ally Hartman hanno creato una bevanda con zucchero di canna, aroma di agrumi e carbonizzazione (gasatura) ed hanno soprannominato il loro intruglio Mountain Dew.

La musica Hillbilly era il nome dato al genere oggi conosciuto come musica country. Nome coniato nel 1925 dal pianista Al Hopkins, che resistette fino agli anni ’50.

La “musica hillbilly” racchiude tanti generi come il bluegrass, country, western e gospel. La canzone popolare appalachiana esisteva fin da quando i primi abitanti delle colline incominciarono a produrre musica, inizialmente erano ballate della terra natale eseguite col fiddle che con il tempo sono state sostituite o riadattate con le storie nate  e derivate dalla nuova terra. Sulla costa non era possibile bere alcolici, ballare, cantare e cercare compagnia di uomini e donne solo per il piacere di farlo. Gli hillbillies sono stati una risposta alla libertà negata, non a caso Pete Seger e tutto il movimento Hippy trasse ispirazione dalle radici del folk tramandato e nato su quelle montagne. Inizialmente c’era solo il fiddle, fondamentalmente un violino che veniva suonato per ore consecutive, per poter permettere al musicista di poter suonare per così lungo tempo, venne assunta la posizione di appoggiare lo strumento sul petto, sotto la clavicola, gli si appiattì il ponte per consentire al polso di fare meno sforzo ma l’innovazione più grande fu quella che chi suonava incominciò a improvvisare accordi suonando non più solo una corda ma tutte insieme.

All’inizio del XX secolo, con lo sviluppo dell’industria discografica, Ralph Peer, il direttore della registrazione della OKeh Records, incominciò a raccogliere documenti sonori classificando tutta la musica del sud del paese come Hillbilly. Un’idea precisa di cosa avvenisse nel periodo la troviamo nel film dei Fratelli Cohen Fratello dove sei? dove si trovano i Foggy Bottom Boys ad incidere brani in queste cabine adibite a studio di registrazione. Al violino (derivato direttamente dal Rehab di origine Araba) col tempo si accostò il banjo (strumento portato dagli schiavi arrivati dall’africa occidentale), il washtub bass (anch’esso importato come principio dall’africa ed utilizzato dalle jug band) ed infine a partire dai primi anni ’30 la chitarra acustica secondo l’innovativo progetto di Martin. Verso la fine degli anni ’40, le stazioni radio iniziarono a usare l’etichetta “musica hillbilly”. 

Quando nel 1958 fu fondata la Country Music Association l’industria della musica ha unito musica hillbilly, swing occidentale e musica da cowboy, per formare l’attuale categoria Country e Western.