The Day The Music Died

The Day the Music Died è la frase diventata iconica con cui viene ricordato un disastro aereo accaduto nello Iowa il 3 febbraio 1959 ricavata dai versi di una canzone scritta nel 1971, dal cantautore Don McLean, intitolata American Pie. McLean usò l’incidente come metafora per descrivere il trauma della perdita dell’innocenza della generazione che aveva assistito alla nascita del rock and roll. In quel giorno persero la vita tre popolari musicisti, ancor giovani ma già icone del rock and roll: Buddy Holly di 22 anni, Ritchie Valens di 17 e Big Bopper Richardson di 28. Il Winter Dance Party………..

Groundhog Day

Le radici del giorno della Candelora affondano nella tradizione cristiana, che il 2 Febbraio di ogni anno festeggia, la presentazione di Gesù al Tempio di Gerusalemme come è raccontato nel vangelo di Luca (2, 22-29). Simeone, uomo saggio e giusto, prese in braccio Gesù e recitò le parole che nella liturgia delle ore vengono recitate ogni giorno: «Ora, o mio Signore, tu lasci andare in pace il tuo servo, secondo la tua parola; perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza, che hai preparata dinanzi a tutti i popoli per essere luce da illuminare le genti e gloria del tuo popolo Israele»…………

Jingle Bells

Questa sera aprirò la puntata dedicata al Thanksgiving Day con “Jingle Bells” non perché ci stiamo avvicinando clamorosamente al Natale, semplicemente perché “One Horse Open Sleigh” (questo è il suo titolo originale) non doveva essere una canzone di Natale, era semplicemente stata scritta da James Pierpont tra il 1850 ed il 1857 non si sa bene dove e neppure il perché. Forse Pierpont la scrisse seduto ad un tavolo di una birreria mentre guardava una gara di slitte, forse in una pensione nel centro di Boston o forse per abbracciare una storia più romantica, in una chiesa locale di Savannah,………..

Backstreets Country Bunker: ritorno alle origini di Maurizio Ceccarini (newsrimini.it)

Ci sono i fan della prima ora e quelli arrivati nel corso degli anni. Ma a tutti i riminesi sarà capitato, guidando nel traffico del rientro post lavoro, di incrociare la sua voce ad alta radiofonicità mentre introduce brani che portano su strade ben diverse da quelle che a quell’ora l’autoradio propone. Lele Guerra accompagna gli ascoltatori di Radio Icarosulle “strade secondarie della musica” dal 1996 con le sue Backstreets, trasmissione che si presenta dal 2 settembre in versione rinnovata ma pienamente fedele allo spirito originale. Lele, raccontaci come sono nate le Backstreets “L’amore per la radio dentro di me ha radici profonde: Alto Gradimento e………..

Un omaggio ad un grande uomo libero

Avevo 10 anni, in casa mia c’erano 4 dischi: Azzurro di Celentano (classico), La buona novella di De Andrè (che non sono mai riuscito ad apprezzare),  Jannacci Enzo di Jannacci (adorabile), e Far finta di essere sani di Giorgio Gaber. A quell’età non potevo capire la musica ed i testi di quel disco, ma me ne innamorai perdutamente fino a consumarlo, fino a conoscerne persino i click dovuti dall’usura degli ascolti. Crescendo quell’amore si è amplificato ed è maturato, ho incominciato a comprenderne i testi e quelle canzoni e quei monologhi mi hanno fatto entrare in sintonia con quell’uomo che………..

Stay hungry, stay foolish!!

Volevo scrivere qualcosa… ma non ci sono riuscito… perchè il solo guardare il monitor del mio iMac mi ricorda lui, mandare un messaggio dal mio iPhone mi ricorda lui, ascoltare musica dal mio iPod mi ricorda ancora lui e fare la mia trasmissione con il mio MacBook mi ricorda sempre ed ancora lui. Steve Jobs l’ho sempre visto come un fratello più grande che ha saputo dare forma ai miei sogni e ai miei desideri, ora mi mancherà terribilmente, mi sento scemo, ma faccio fatica a smettere di piangere… grazie Steve!

Stratocater’s heroes!!!

In memoria di Stevie Ray Vaughan & Jeff Healey A pochi giorni di distanza dal 21°anniversario della morte di Stevie Ray Vaughan (27 agosto 1990) sento un fottuto bisogno di fare outing! Il 1990 è stato un anno terribile, un anno in cui la morte ha bussato alla mia porta di casa, un anno che non ha portato nulla di buono!!! Tronfio di saccenza e ottusità, barricato all’interno del mio castello di certezze, ho escluso SRV dai miei ascolti perchè… non so, Hendrix popolava le mie playlist e forse mi bastava, non ero propenso a rivisitazioni blues ma intento alla scoperta………..

oggi…come 26 anni fa!!! Springsteen a Milano!

21 giugno 1985, ore 5.00 partenza da Bologna destinazione Milano. Non so cosa mi aspetta, non sono mai stato ad un concerto di Springsteen, questa è la sua prima volta in Italia, questa è la prima volta che lo incontrerò! Internet era lungi da venire, di lui solo poche informazioni, un po’ di foto e qualche bootleg comprato impegnando copie di Alan Ford, Zagor e Capitan Miki! Era davvero quello che si diceva? uno spettacolo continuato di 4 ore? Una esplosione di suoni, energia ed emozioni?… Ore 9.00, giornata caldissima, la prima dell’estate, cancelli chiusi ma già assiepati di ragazzi………..

Il gatto rock

C’era una volta un gatto che apparteneva a una rock band e a forza di sentire concerti ne fa uno anche lui, si fa una band tutta sua. Dopo però un anziano grida: «Fate schifo! buuuuu». Ma il gatto rock ha un asso nella manica, spacca la chitarra e dentro c’è una spada e il vecchietto scappa a gambe levate e il gatto rock vive felice e contento. Federico Guerra (my son)