Marvin “Popcorn” Sutton

Il Moonshine è un liquore altamente alcolico prodotto clandestinamente attraverso un processo di distillazione di mais, segale, malto d’orzo e altri cereali, arricchito con spezie, frutta, cortecce, zucchero a seconda delle ricette segrete e personali tramandate da generazioni. Prende questo nome perché, vista la sua più assoluta illegalità, lo si è da sempre prodotto di notte nascosti nella fitta vegetazione dei monti Appalachi al chiaro di luna. Il soprannome di “Mountain Dew” (Rugiada di montagna) veniva usato durante il proibizionismo, in modo che le forze dell’ordine non sapessero che si riferisse all’alcol illegale. Il processo di distillazione arriva dall’Europa e leggenda vuole che Washington, durante la Guerra di Indipendenza, lo facesse produrre e distribuire ai soldati dell’esercito per riscaldarli dal grande freddo.

La vittoria della guerra portò l’indipendenza delle colonie ma con questa anche il bisogno di sostenere il “piccolo stato” appena nato,  a sostegno dell’economia, furono introdotte fin da subito alcune tasse tra cui una sui liquori e distillati. In quel periodo, produrre e vendere alcolici era per gli agricoltori un modo per aggiungere un piccolo reddito supplementare in periodi di scarsi raccolti o per arrotondare i guadagni. Gli agenti federali incaricati alla riscossione delle tasse erano detti “Revenuers”, odiati a tal punto da venire quasi sempre malmenati e successivamente incatramati e impiumati!

Il periodo d’oro per i moonshiners fu dal 1920, quando fu varata la legge sul “Proibizionismo” che vietava sia la vendita che e il consumo di alcolici in tutti gli stati, fino alla sua abrogazione nel 1933.

Sui monti Appalachi tra Virgina, Nord Carolina, Tennessee e Kentucky non si è mai smesso di produrre Moonshine e dalle bettole più malfamate, ai club più lussuosi e si narra che perfino alla casa bianca, durante questi 13 anni, non mancasse mai il moonshine.

C’è un romanticismo, una poesia, una propensione ad essere un fuorilegge che anche l’uomo più rispettoso della legge abbraccia quando si tratta di produrre l’originale Moonshine.

La tradizione dei moonshiners è tutt’oggi ancora viva. Ci sono molte distillerie legali che producono moonshine nel rispetto delle ricette originali ma quel gusto di trasgressione e di illegalità fa preferire il moonshine nelle classiche Jar  alle bottiglie etichettate poste in bella vista sugli scaffali.

È stata questa tradizione che ha permesso a Marvin “Popcorn” Sutton di diventare un MITO.

Popcorn era una leggenda del moonshine, il suo nickname sembra che se lo sia guadagnato combattendo con un distributore automatico di popcorn che ha malmenato con una stecca da biliardo! Nato a Maggie Valley, in North Carolina, nel 1946 ha trascorso la maggior parte della sua vita tra le montagne del Tennessee e il suo negozio da rigattiere. I suoi genitori, Bonnie e Vader, erano gente di montagna che lavorava sodo. Vivevano in una casa di legno accanto a un ruscello. Erano una famiglia felice. Bonnie suonava il fiddle mentre Vader suonava i cucchiai. Popcorn e sua sorella adoravano ballare. Portava una lunga barba incolta, un cappellaccio malconcio decorato con piume e ossa e l’immancabile Overalls! Sembrava la perfetta caricatura dell’Hilbilly, di Dinamite Bla… ma lui era così perché era vero e (per usare il suo intercalare preferito) dannatamente genuino!

Il periodo d’oro del moonshine era finito, si potevano fare tranquillamente più soldi coltivando la marijuana, ma Popcorn considerava il moonshine una missione, una sua eredità e proseguì quindi l’attività di famiglia. A partire dal 1974, è stato arrestato varie volte ma ha continuato la produzione fino al 2009 quando fu catturato con centinaia di galloni di alcol illegale e una calibro 38, e condannato a 18 mesi di carcere.

Sono combattuto se giudicare Popcorn un delinquente o un eroe, ci sono esempi nella storia dove questa distinzione è molto sottile, alla fine credo che Popcorn sia figlio della sua terra, del suo retaggio e delle sue tradizioni. Tutta la vita ha lavorato facendo quello che sapeva fare meglio perché questo è quello che gli avevano insegnato. Popcorn è stato uno tra gli ultimi personaggi romantici della storia degli stati uniti un eroe, o meglio un “antieroe” Sutton non sarebbe mai andato in prigione per scontare i 18 mesi a cui era stato condannato. Così il 16 Marzo del 2009, all’età di 62 anni, dopo che gli avevano diagnosticato un cancro, si è chiuso in macchina e si è suicidato per avvelenamento da monossido di carbonio, libero fino in fondo!!!.

“Jesus turned the water into wine, I turned it into likker.” (Marvin Popcorn Sutton)