Miami and the Groovers – Good Things

Ho ri-visto il futuro del rock’n’roll!

Spesso mi capita di pensare che il meglio della  musica, del cinema, dello spettacolo sia lontano da me, dall’Italia, da Rimini e tante volte questo mi porta a negare anche l’evidenza dei fatti! Che i M&TG siano degli amici ha a volte condizionato il mio giudizio sulla loro musica nel bene e nel male. Questa volta ho ascoltato senza pensare chi e da dove… perché tante volte non riesco e vedere il bello e il buono che ho vicino perché troppo impegnato a cercare un ipotetico bello purché abbastanza lontano….mmmhhh… in poche parole… in Italia abbiamo grandi band e bravi rocker diamo loro più spazio, più opportunità e crediamo più in loro perché se lo meritano davvero! Detto questo… ecco ciò che penso di Good Things!!!


Il rock non è morto! Il rock è vivo! Good Things ne è la dimostrazione! Al terzo album, quello della verità, i Miami and the Groovers assestano il loro colpo migliore, la strada che passa tra questi 12 brani è una inarrestabile galoppata attraverso la storia della musica, quella che più ha fatto battere i nostri cuori, le chitarre di Beppe sono delle sferzate incandescenti, il piano e le tastiere di Alessio  illuminano il cammino, la batteria di Marco e il basso di Luca fungono da defibrillatore, poi c’è lui, Lorenzo che ha voluto e cercato tutto questo e noi tutti dobbiamo essergliene riconoscenti perchè qui, vi assicuro, è racchiusa la scintilla preziosa del rock che ha acceso ed illuminato questi fantastici 5 ragazzi, non di Londra, non di Memphis, non di Seattle …ma di Rimini e lo dico doppiamente con orgoglio! Il disco invoglia ad essere ascoltato “a nastro”, tirato dall’inizio alla fine, non molla mai la presa, la tensione è costante la bellezza delle canzoni abbacinante. Cazzo che disco!!!!!!
Tutto ruota in perfetto equilibrio e suona straordinariamente bene e in Walkin’ alone mette addirittura i brividi! Ma veniamo ai brani!
Good Things …è epica!!! chiudo gli occhi e vengo sparato immediatamente a 140 miglia all’ora su di un nastro d’asfalto che mi riempie di nostalgia, euforia e mi mette dentro una gran voglia di gridare a squarciagola con Lorenzo… Good Things!!!  On a night train è il r’n’r!!! quella energia che on the road i M&TG ci hanno sempre trasmesso e che ora, finalmente, sono riusciti a racchiudere in un brano, che è l’essenza della loro (nostra) filosofia di vita!!! Audrey Hepburn’s smile, è canzone dal sapore british, un pezzo d’altri tempi, con super  assolo finale…  viene proprio voglia anche a me di perdermi nel suo sorriso e anch’io mi faccio baciare più di una volta da questa song. Sono sempre più immerso nella magia di Good Things …che viene ora impreziosita dall’atmosfera rarefatta di Cold in my bones… una grande ballata che sembra sospesa nel vuoto fuori dallo spazio e dal tempo…  (Alex Valle al banjio e Antonio Gramentieri alle chitarre) …sono ancora appeso al suo filo soffice e sottile  quando arriva a scuotermi, improvvisa come un monsone, Burning ground …che botta!!!! Molto garage!!! Si poga!!! già me la vedo ai concerti… cresce, cresce, cresce ed esplode. Riff di chitarra e un unico pulsare… la vera anima dei M&TG finalmente su CD!!!! Avevo ascoltato 5 pezzi del disco e mi sembravano tutti bellissimi, avevo anche già fatto la mia top five, ma all’aperitivo mancava Walkin’ all alone, impossibile rimanerle indifferente, al momento è la mia canzone dell’anno (the perfect song) tutto combacia, tutto è al posto giusto, dal violino di Heather Horton alla voce di Riccardo Maffoni…. meravigliosa, emozionante, trascinante e poi il duetto finale chitarra e violino … una gioia per il cuore!!! Before your eyes è di quanto più country i M&TG abbiano prodotto fino ad oggi, solare, evocativa e mai scontata e la slide di Alex Valle insieme al piano di Alessio sostiene alla grande tutto il pezzo! Ho finito gli aggettivi per descrivere la bellezza delle canzoni di questo disco e constatarne la sua grande varietà ed ecco giungere il piano che apre Always the same, una incredibile piano ballad chiusa da un sensazionale guitar solo di Beppe, uno di quelli che non vorrei finisse mai! Under control, in bilico tra rock e blues, ha un fascino particolare, tastiere armonica ed un riff di chitarra a sostenerla e soprattutto la voce di Lorenzo “filtrata” regala alla canzone un sound del tutto inedito e accattivante. The last r’n’r band è la classica song old style di M&TG, che nasce come canzone scritta per l’ A.C. Rimini, l’unico legame che ho trovato con i precedenti album. Postcards, introdotta da un reading di Israel Nash Gripka, è un’altra grande ballata giocata sui tasti bianchi e neri e sulla languida pedal-steel ancora di Alex Valle.  La chiusura è di quelle che non ti aspetti, We’re still alive è irish style (Pogues e Mumford & Son), a dir poco travolgente una degna conclusione di un disco sorprendente!
Cosa dire di più!? I M&TG si sono superati ed hanno dato prova di essere una band solida ben piantata nelle radici del rock, capace di farlo vivere e vibrare grazie alla loro freschezza, spontaneità e passione per la musica. Un disco dalle molteplici facce, riferimenti a Clash, Smiths, Fuzztones, Beatles, Bo Diddley e ancora qualche briciola di Springsteen… un inno al rock, uno di quei dischi che… “in italia se ne sono sentiti pochi!!!” Un grazie di cuore a Lorenzo per le emozioni che ha saputo e voluto regalarci, a tutta la band per aver profuso cuore ed energia e grazie a tutti gli ospiti che con i loro strumenti e le loro voci hanno impreziosito questi 12 brani. I pochi difetti che ho trovato, vengono travolti e nascosti dalla grande musica che sprigiona Good Things. Il disco uscirà l’11 di febbraio. Sono certo che questo Good Things e il tour che ne seguirà, lascerà un segno indelebile in questo 2012 e negli anni a venire!!! Il rock è vivo ed è racchiuso qui!