Luke Hendrickson – One Night at the Crystal Lounge

Negli anni ’70 e ’80 un inusuale interesse per la musica country-western e per la cultura che si porta appresso, ha invaso il north-east ed il mid-west degli States. La propagazione della cultura della musica, prevalentemente diffusa nel sud, è incominciata quando durante la WWII la popolazione del sud si è trasferita in massa nelle fabbriche del nord per sostenere ed incrementare la produzione di armi e mezzi militari. Questa è stata la prima infiltrazione della musica country in quelle regioni che ha trovato nuova linfa attraverso le trasmissioni radiofoniche a partire dagli anni 20 dalla Grand Ole Opry e dalle varie presidenze succedutesi, Lyndon Johnson fu il primo presidente “cowboy”, Richard Nixon apparve sul palco alla Grand Ole Opry, ma soprattutto è stato il Georgiano Jimmy Carter che ha propagandato e aiutato a diffondere il suo genere musicale preferito per tutti gli stati uniti grazie al sostegno di molti artisti che hanno realizzato concerti durante la sua campagna elettorale. C’era già stato un tentativo per unificare la country&western music da parte di Bilboard che nel 1949 aveva unificato il folk, il country dell’est e quello dell’ovest in una unica categoria “Country&Western”. Fu però Ronald Regan a sdoganare la figura del cowboy dell’ovest in contrapposizione diretta a Jimmy Carter, un  “redneck” dell’est cosicché accadde che nel 1976 in U.S.A. c’erano 1100 stazioni radiofoniche che trasmettevano Country&Western. Dopo questo lungo preambolo veniamo all’argomnto del giorno: nella regione del mid-west degli stati uniti (comprensiva di 13 Stati) è stata istituita la Midwest Country Music Association con tanto di awards e cantanti e gruppi associati. Da questa scena e contesto culturale nasce la musica del debutto discografico di Luke HendricksonOne Night at the Crystal Lounge”. Luke nativo del Minnesota, parte come bassista Metal, ma i 7 anni trascorsi con il gruppo di Rochester, Minnesota “Luke ‘n Bob Texas” (2010-2017) gli ha dato esperienza e materiale per potersi presentare nel 2020 con un disco interamente a suo nome. Il 2018 ha visto Luke iniziare a suonare da solista e pubblicare l’EP acustico “Comfort Food”, permettendogli un lungo tour in apertura di concerti di altri artisti che in 2 anni gli ha permesso di farsi conoscere ben 24 stati.

La ricetta di queste 11 tracce è semplice Outlaw Country suonato nel rispetto della tradizione, canzoni dirette, fresche immediate di quelle che ti incutono l’obbligo morale di alzare il volume e di muovere qualche passo di danza. Ci vuole leggerezza nella musica, in questo momento più che mai la musica country credo sia la risposta a tutto ciò di cui abbiamo bisogno… bistrattata, trattata come un genere di serie B… se la si lascia scorrere, fluire, se ci si immerge completamente al suo interno non si può che rimanerne per sempre imprigionati e innamorati a vita. Questa musica è la mia colonna sonora ed è l’unica che mi appaga sotto tutti i punti di vista che un genere musicale possa fare. One Night at the Crystal Lounge è tutto questo, grandi cieli blu, storie semplici e un grande caldo abbraccio che unisce il popolo legato a vita ai DUE GENERI.