Troy Stone & the Spent Shells: Near & Far

Purtroppo si tende sempre di più ad etichettare e catalogare una musica partendo dal territorio da dove essa proviene, così se si dice Texas, si pensa immediatamente ai vocioni e al new-melodic. Troy Stone & the Spent Shells sono una delle tantissime eccezioni a questa ottusa mentalità. Così Near & Far si posiziona esattamente al centro di quel nebuloso mondo chiamato alt-country dove non è vero e proprio country e non è vero e proprio rock. Per essere il loro disco di debutto lascia intravvedere tutti i presupposti di un roseo futuro per le nostre orecchie; tocca gli stilemi classici delle folk ballad e del country-rock songs, lascia il sapore nostalgico di un sound già vissuto, già respirato del quale però non potrei mai fare a meno. Non ho particolari simpatie per un brano o l’altro, quello che mi colpisce è soprattutto l’atmosfera generale che il disco riesce a creare spaziando su un campo di scelte musicali indovinate e ben suonate, 14, e dico 14 songs, che si lasciano ascoltare tutte d’un fiato lasciando quel buon retrogusto che resta in bocca dopo un double-shot di un Bourbon del Kentuky. Canzoni da back porch al tramonto, di quelle che fanno bene al corpo e all’anima.